La previdenza professionale nel quadro della pandemia di coronavirus

HR Today

La pandemia di coronavirus ha scombussolato i mercati mondiali e fatto scattare l'allarme anche tra le casse pensioni. Per essere pronta a fronteggiare eventuali crisi, sin dalla sua costituzione nel 1985 la Fondazione secondo pilastro swissstaffing diversifica gli investimenti, ripartendo così i rischi e, nonostante le turbolenze, oggi poggia su solide basi. Ma che cosa deve fare una cassa pensioni in questo quadro di incertezza per restare sana anche in futuro?

Sono diversi i parametri che consentono di determinare la salute di una cassa pensioni, a cominciare dal grado di copertura, dalla struttura dell'età degli assicurati e dalla rimunerazione dell'avere di vecchiaia. Nell'ottica di una valutazione del rischio, i Consigli di fondazione delle casse pensioni sono chiamati a stimare le conseguenze a corto, medio e lungo termine della pandemia di coronavirus, e ad adottare le misure del caso. La Fondazione secondo pilastro swissstaffing non fa eccezione.

Stress test costante per la valutazione del rischio

I crolli borsistici provocati dalla crisi pandemica hanno causato perdite a livello di quote azionarie per la maggior parte delle casse pensioni, con conseguente forte calo dei gradi di copertura in pochissimo tempo. Nel momento di massima crisi dei mercati azionari nel marzo 2020, il grado di copertura della cassa pensioni di swissstaffing si attestava sul 127%, ed è poi risalito al 138% a fine agosto. Ciò dimostra la solidità della nostra cassa nonostante le forti turbolenze alle quali sono sottoposti i mercati finanziari. Il capitale di vecchiaia degli assicurati attivi, inoltre, ha beneficiato di una rimunerazione del 2% superiore al tasso minimo prescritto: negli ultimi tre anni la nostra cassa ha per esempio versato il 3%, contro l'1% stabilito per legge.

Questa buona situazione di partenza è riconducibile anche a un rendimento medio degli investimenti del 6,2% l'anno nell'ultimo quinquennio. «Rendimenti elevati comportano tuttavia anche un rischio più alto. Occorre dunque valutare se l'attuale strategia possa essere mantenuta senza mettere a repentaglio l'istituto di previdenza», spiega Vincent Couson della Nosco Partners AG, consulente di investimento della cassa pensioni di swissstaffing. La cassa viene dunque sottoposta a stress test regolari che simulano diversi scenari, come una ripetizione della crisi finanziaria del 2007-2009, lo scoppio della bolla delle dot-com nel 2000 o, appunto, una pandemia. Lo scenario peggiore, ossia una riedizione della crisi finanziaria, avrebbe schiacciato il grado di copertura al 105%, da qui la consapevolezza che la cassa pensioni è in grado di ottemperare ai suoi obblighi di prestazione anche in una crisi maggiore.

Gestione patrimoniale – partenariati forti quale fattore di successo

Secondo Georg Staub, Presidente della cassa pensioni swissstaffing, il successo a lungo termine di un istituto previdenziale dipende dalla focalizzazione senza condizioni sul mandato: «Siamo chiamati ad amministrare denaro di terzi che ci viene affidato per garantire una protezione previdenziale ottimale ai nostri assicurati attivi, ai nostri pensionati e ai paganti dei premi, a fronte di un minimo di spese senza creazione di valore aggiunto».

Su mandato della Commissione di investimento, il Consiglio di fondazione ha stabilito che un terzo del patrimonio debba essere gestito passivamente e due terzi attivamente. La strategia viene attuata da quindici aziende partner, sul cui operato il Consiglio di fondazione non esercita alcuna influenza. «Non creiamo portafogli, bensì relazioni. Parliamo con i nostri partner più volte l'anno, concentrandoci sui gestori dei portafogli», spiega Georg Staub.

Nel corso degli anni, sono stati sviluppati un cockpit di monitoraggio e un valido sistema di rapporto che hanno incrementato la trasparenza a livello di esito degli investimenti e di costi. Un modello basato su parametri macro e microeconomici assicura inoltre interventi tempestivi in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi definiti, e consente partenariati efficaci e a lungo termine.

Maggiori attenzione e oggettività contro la crisi

L'attuale pandemia costringe i responsabili delle casse pensioni a incrementare l'attenzione. Serve una sobria oggettività per valutare la situazione in modo oggettivo: «Isteria e speculazione sono decisamente fuori luogo», conferma Georg Staub. Il Consiglio di fondazione deve concentrarsi sui parametri che effettivamente può influenzare. Fattori esogeni come l'evoluzione globale dei mercati, gli stravolgimenti sui mercati finanziari, l'occupazione e la sicurezza non sono influenzabili direttamente, eppure confluiscono nelle analisi e nelle basi decisionali.

La chiave del successo, secondo Staub, è una strategia che vincoli tutti i gruppi di interesse. «Servono lavoro di squadra, principio di milizia, acquisizione di competenze anche oltre i confini nazionali, un sistema di controllo giornaliero efficiente e il coraggio delle proprie azioni, soprattutto in periodi di crisi.»

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