Ginevra limita il lavoro temporaneo

Il Parlamento ginevrino sta giocando col fuoco e ha inferto un duro colpo al mercato del lavoro temporaneo. Ha deciso, infatti, che nei cantieri pubblici solo un massimo del 20 per cento della forza lavoro può essere impiegata su base temporanea.

Le imprese di costruzione che operano per committenti statali non possono più decidere liberamente come organizzare la propria forza lavoro. La loro flessibilità è stata limitata. I prestatori di personale non potranno più offrire i loro servizi senza restrizioni e i lavoratori temporanei non potranno più scegliere liberamente la loro forma di lavoro.

Un'erronea comprensione della protezione

In questo modo l'organo legislativo ginevrino intende proteggere i lavoratori svantaggiati. In realtà, avviene il contrario: i lavori temporanei rischiano di scomparire. Questi ultimi, invece, costituiscono spesso il biglietto d'ingresso per il mercato del lavoro o rispondono alle esigenze di quei lavoratori che desiderano lavorare in modo flessibile così da poter meglio conciliare lavoro e vita privata.

Per le imprese di costruzione, limitate nella loro libertà di organizzazione, l'alternativa non starà certo nel convertire i posti di lavoro temporanei in posti permanenti, come hanno probabilmente immaginato alcuni parlamentari ginevrini. La necessità, in quanto azienda, di potersi adeguare in modo flessibile alle condizioni quadro in continua evoluzione, non cambia. C'è piuttosto da attendersi che in futuro le imprese edili passino ad altri modelli di lavoro flessibile: assunzioni a tempo determinato, lavoro su chiamata, subappalto e probabilmente anche lavoro nero.

Queste costellazioni hanno tutte in comune il fatto di essere meno regolamentate e tutelate rispetto al lavoro temporaneo, che è soggetto a un contratto collettivo di lavoro ed è disciplinato dalla legge federale sul collocamento. Il Parlamento ginevrino batte il basto invece dell'asino.

La realtà viene fraintesa

Il lavoro temporaneo non è il problema ma piuttosto la soluzione che consente di coniugare lavoro flessibile e sicurezza sociale. In nessun'altra forma flessibile di lavoro i dipendenti sono così ben assicurati per la vecchiaia, l'invalidità e la malattia. Nessun'altra forma di lavoro flessibile è disciplinata da un contratto collettivo di lavoro che prevede salari minimi e offre ampie prestazioni di formazione continua.

La flessibilizzazione del lavoro e il lavoro temporaneo sono in auge. Con la limitazione del lavoro temporaneo Ginevra non solo sferra un attacco diretto alla libertà economica, ma commette anche un anacronismo. swissstaffing si opporrà.