Lavoro temporaneo nel settore sanitario svizzero: una benedizione, non una maledizione!

Il settore sanitario svizzero si trova ad affrontare sfide importanti, in particolare la carenza di manodopera qualificata e condizioni di lavoro impegnative. Il ricorso crescente ai lavoratori temporanei negli ospedali, un trend che ha acquisito particolare importanza negli ultimi anni, ha dato vita a un vivace dibattito.

Sempre più lavoratori nel settore infermieristico sfruttano la flessibilità che il lavoro temporaneo offre in termini di orari e incarichi. Questa tendenza, tuttavia, ha generato preoccupazioni riguardo alla possibile penalizzazione dei lavoratori a tempo indeterminato. In risposta, alcuni ospedali stanno addirittura valutando l'introduzione di misure per limitare la quota di lavoratori temporanei, un'azione alla quale swissstaffing si oppone con fermezza.

L'aumento del lavoro temporaneo nel settore delle cure infermieristiche

Sulla base dei dati emersi dalla rilevazione sulle forze di lavoro in Svizzera e dei dati complessivi per il settore nell'anno 2022, si stima che la quota di lavoratori temporanei nel personale infermieristico si aggiri tra l'1,4 % e il 2,4 %. In un confronto quinquennale ciò si traduce in un aumento pari a circa la metà. Tuttavia, la quota del lavoro temporaneo nel settore sanitario rimane al di sotto del 2,8 % nell'economia complessiva.

Questo aumento però non sorprende. Nello stesso periodo il settore sanitario nel suo complesso ha registrato un incremento di 100'000 equivalenti a tempo pieno. Senza il sostegno dei prestatori di personale non sarebbe possibile soddisfare le crescenti esigenze di reclutamento.

I timori degli ospedali

Gli ospedali temono che l'aumento di personale temporaneo possa avere influssi negativi sulla qualità dell'assistenza, per via di troppi incarichi brevi e costi supplementari dovuti al margine dei prestatori di personale e di uno svantaggio per il personale infermieristico a tempo indeterminato. È importante tenere conto di questi aspetti e, se necessario, adottare misure per garantire un'elevata qualità dell'assistenza. Tuttavia, un'analisi obiettiva mostra che la discussione nel settore infermieristico si basa in parte su premesse sbagliate e che limitare il lavoro temporaneo come soluzione sarebbe altamente controproducente.

Convinzione errata 1: è possibile obbligare il personale infermieristico a un'assunzione a tempo indeterminato.

L'idea che la limitazione del lavoro temporaneo «costringerebbe» l'attuale personale sanitario temporaneo a un impiego fisso è sbagliata. Almeno questo è quanto suggeriscono chiaramente i risultati di un sondaggio gfs sulle motivazioni dei lavoratori temporanei: più della metà dei lavoratori temporanei nel settore sanitario ha indicato
nelle sue motivazioni «l'equilibrio tra lavoro e vita privata» e la «libertà data dall'indipendenza», quasi la metà ha citato la possibilità di lavorare temporaneamente in diverse aziende e settori.

Alla luce di questi indici così elevati per le motivazioni legate alla libertà, appare molto alto il rischio che una parte considerevole di questi professionisti, lascerebbe completamente il settore infermieristico senza l'opzione del lavoro temporaneo.

Convinzione errata 2: il lavoro temporaneo mette a rischio la qualità dell'assistenza.

L'introduzione e l'inserimento di nuovi collaboratori rappresenta una sfida per qualsiasi azienda nel settore sanitario. Il raggiungimento dell'auspicata qualità dei servizi non dipende però dalla forma di occupazione, bensì da processi rigorosi e coerenti, da una chiara suddivisione dei ruoli e dei compiti nonché dall'impiego mirato di tool digitali. Il ricorso a collaboratori temporanei migliora addirittura la qualità, alleggerendo il sistema nei momenti di picco. Il supporto da parte di lavoratori temporanei contrasta i fattori responsabili di una riduzione della qualità come ad esempio la carenza di personale, il sovraccarico di lavoro, lo stress o il sovraffaticamento.

Convinzione errata 3: i costi del personale infermieristico temporaneo sono esorbitanti.

Le idee talvolta diffuse sui costi aggiuntivi del personale infermieristico temporaneo sono esagerate ed è come paragonare l'oro con il piombo. I prestatori di personale richiedono una percentuale del salario pagato per i loro servizi, questo è corretto. Tuttavia, l'importo versato al prestatore di personale non può essere paragonato semplicemente al salario lordo di un infermiere di ruolo, perché a quest'ultimo si aggiungono i contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, altre integrazioni salariali, i costi di assunzione e i costi di coordinamento nella gestione delle risorse umane, che gli ospedali dovrebbero coprire da soli in caso di assunzioni fisse.

swissstaffing mette in guardia da eventuali limitazioni

swissstaffing, l'unione svizzera dei prestatori di personale, si oppone quindi con forza alle restrizioni sulla quota di personale temporaneo negli ospedali. Una riflessione lucida dimostra che tali restrizioni sono in contrasto con gli interessi degli ospedali, dei loro pazienti e del personale infermieristico. Al contrario, il lavoro temporaneo è un mezzo collaudato per contrastare la carenza di manodopera qualificata nel settore sanitario. Se usato correttamente, il lavoro temporaneo offre una situazione win-win per tutti: garantisce flessibilità al personale infermieristico e aiuta gli ospedali a coprire il proprio fabbisogno di personale in ogni momento, assicurando così l'assistenza ai pazienti.

Maggiori informazioni sulla presa di posizione di swissstaffing: «Personale infermieristico e ospedali beneficiano della flessibilità»