Per la flessibilità serve stabilità

HR Today

È questo il motto di swissstaffing per il suo cinquantesimo anniversario. Tutti, lavoratori e datori di lavoro, vogliono essere flessibili, ma la flessibilità senza stabilità non porta da alcuna parte. Ecco perché le aziende di servizi per il personale hanno sviluppato soluzioni specifiche.
Sono sempre di più i lavoratori temporanei. Nel solo 2017, il numero di ore prestate in Svizzera è aumentato del 5,8%, per un totale di circa 340'000 persone. Il motivo è da ricercare nella crescente esigenza di flessibilità sul mercato del lavoro e nello sviluppo economico globale. Si tratta di un segnale positivo per il settore e per la sua associazione swissstaffing, che nel 2018 festeggia il cinquantesimo dalla fondazione. L'anniversario sarà l'occasione per dire grazie, ma soprattutto per porre al centro dell'attenzione sia il lavoro temporaneo con le sue opportunità sia le aziende di servizi per il personale con le loro varie offerte.

Avviare una carriera

Il lavoro temporaneo è ambìto: alcuni vogliono rientrare nel mondo del lavoro dopo un periodo sabbatico, altri desiderano conciliare meglio impiego, famiglia e tempo libero, altri ancora cercano un reddito supplementare durante una formazione o un perfezionamento. Un'occupazione interinale è dunque vissuta come uno strumento di integrazione perché non di rado un posto temporaneo conduce poi a un impiego fisso con buone prospettive di carriera. Grazie alle aziende di servizi per il personale, inoltre, persone difficilmente collocabili riescono a restare sul mercato del lavoro, il che sgrava i servizi sociali, e un'attività temporanea rende i potenziali candidati meglio equipaggiati per affrontare altre sfide. Secondo lo studio «Lavoro temporaneo 2014» condotto da swissstaffing, prima dell'entrata in servizio quasi la metà delle persone è in formazione o disoccupata, mentre dopo l'impiego temporaneo quattro lavoratori su cinque restano attivi, e la metà trova un'occupazione fissa entro un anno. Un'attività interinale è dunque un trampolino verso il mondo del lavoro.

Per specialisti

Negli ultimi vent'anni, il settore temporaneo ha vissuto enormi rivolgimenti. Se un tempo le aziende collocavano persone poco qualificate, la carenza di specialisti o una crescente necessità sociale ed economica di flessibilità ha comportato una progressiva qualificazione del nostro ramo. Oggi, il 67% dei lavoratori interinali è attivo come specialista nelle aziende acquisitrici. Il lavoro temporaneo è inoltre molto apprezzato da chi finisce un tirocinio, dagli specialisti e da chi non è ancora pronto per accettare un posto fisso. Quattro lavoratori su dieci dichiarano infatti che questa forma si adatta meglio alla loro situazione di vita.

La stabilità necessita di flessibilità

L'attuale contesto economico non può più fare a meno del lavoro flessibile. In Svizzera, l'anno scorso sono state prestate 175 milioni di ore di lavoro temporaneo, il che corrisponde al 2,3% circa delle persone attive. Per le aziende indigene, l'impiego interinale serve da base per restare concorrenziali a livello internazionale, occupare i posti vacanti anche in caso di carenza di personale qualificato, reagire alle oscillazioni stagionali, e attutire l'incremento dei costi e la pressione dei picchi produttivi. E questo in tutti i settori, anche in quello pubblico. Spesso, solo ricorrendo alle aziende di servizi per il personale è possibile beneficiare di un lavoratore al momento giusto e nel posto giusto, senza contare che sovente le occupazioni temporanee non esistono come impiego fisso. Solo le aziende in grado di compensare i picchi di lavoro e le assenze dovute a malattia possono garantire una qualità costante delle prestazioni.

Non solo collocatori

Lo studio «Prestatori di personale 2018» di swissstaffing dimostra il radicale cambiamento subìto dalle ditte del settore temporaneo negli ultimi trent'anni: da semplici collocatori, le aziende sono diventate prestatrici di servizi a tutto tondo, le cui attività principali sono il prestito di personale (98%) e la mediazione di impieghi fissi (88%).
Le aziende di lavoro temporaneo hanno abbracciato anche nuovi gruppi professionali, trasformandosi in fornitrici onnicomprensive di servizi nel campo delle risorse umane, come suggerisce il sondaggio condotto tra i membri di swissstaffing. Benché gran parte delle ditte si occupi ancora di mediazione di posti temporanei e fissi, con rispettivamente l'83% e l'82% sono emerse due nuove forme miste: il cosiddetto «Try & Hire», che consente ai datori di lavoro di provare per tre mesi un candidato prima di offrirgli un impiego fisso, e il sistema «Payrolling», che permette alle aziende acquisitrici di affidare ad aziende di lavoro temporaneo la gestione dei servizi di risorse umane, per tutto o parte dell'effettivo.
Molti membri propongono inoltre un pacchetto completo di prestazioni: servizi di RU sofisticati, accompagnamento di lavoratori licenziati che cercano un nuovo impiego (outplacement), sostegno alle aziende nel reclutamento tramite RPO ed MSP. Infine, anche la gig economy e il crowdsourcing hanno contribuito alla rivoluzione, basti pensare che il 16% dei membri di swissstaffing gestisce una propria piattaforma online per collocare lavoratori a corto termine.

Un nuovo mondo del lavoro

Flessibilità e digitalizzazione creano nuovi compiti, introducono attori innovativi e mostrano i limiti delle leggi e dei sistemi delle assicurazioni sociali attuali. È proprio in questo campo che swissstaffing offre soluzioni solide per condizioni quadro che concilino la flessibilità del lavoro e la sicurezza sociale. Oggi, i lavoratori temporanei sono soggetti al CCL, hanno una cassa pensione e possono contare su eccellenti possibilità di formazione. È la dimostrazione che stabilità e flessibilità non si escludono l'un l'altra.

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